Psicologia clinica e della salute
Psicologia clinica
Allo psicologo clinico si rivolgono le persone che sperimentano un disagio, una sofferenza o un disturbo. Ad esempio, possono chiedere aiuto persone che stanno affrontando difficoltà relazionali, sul luogo di lavoro, problemi a gestire le emozioni o lo stress oppure persone che portano altre tematiche. Il compito dello psicologo sarà capire se la persona si sia rivolta al tecnico “giusto”, per poi proporre eventuali percorsi di sostegno volti a ridurre o eliminare la sofferenza.
Psicologia della salute
Gli interventi individuali di psicologia della salute riguardano la promozione e il mantenimento dello stato di salute della persona. In quest’ambito è, ad esempio, possibile ottenere supporto in caso di malattia (propria o di un familiare), ma anche durante la gravidanza e la maternità. L’attesa di un figlio è infatti un momento di grande cambiamento per la donna e per la coppia che, anche quando desiderata, non sempre è fonte di gioia. Spesso in questi casi i pregiudizi sociali ostacolano il processo di richiesta d’aiuto, ma essere ascoltati e accolti in un assetto non giudicante è un diritto.
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
Diventare genitori è un passaggio evolutivo importante che implica un confronto con la propria storia di figli. Questo cambiamento offre da un lato l’opportunità di una crescita a livello personale, ma allo stesso tempo richiede una grande capacità di mettersi in discussione e di mettersi in gioco.
La relazione con i figli costringe i genitori a confrontarsi con modelli educativi diversi, che a volte entrano in conflitto tra di loro generando disagio e confusione. In una società che cambia rapidamente, inoltre, le sfide educative si moltiplicano e non sempre è facile trovare una strategia per affrontarle (si pensi, ad esempio, al mondo digitale).
Non esiste “un” metodo giusto per crescere i figli, che è invece un compito complesso che dipende da molti fattori inclusi l’età e il livello di sviluppo del figlio, il contesto sociale e familiare di riferimento, il temperamento del figlio e la storia personale del genitore. La cosa più importante è esserci per i figli e, quando necessario, poter chiedere aiuto senza essere giudicati.
CONSULENZA SESSUOLOGICA
Con sessualità si intende qualcosa di complesso, che ha che fare con le attività sessuali, con la storia affettiva di un individuo, con l’identità personale, con variabili culturali e familiari, con la relazione di coppia e con la riproduzione nelle sue caratteristiche biologiche e fisiologiche.
In un’epoca in cui regna un’ipersessualizzazione di oggetti e persone e in cui, anche grazie a Internet, è possibile accedere a ogni tipo di (dis)informazione sulla sessualità è facile poter sperimentare confusione, senso di inadeguatezza o di disagio.
La sessualità, tuttavia, è anche una sfera in cui difficilmente entriamo, un’area privata in cui è necessario entrare con delicatezza, perché spesso ci vuole coraggio per esplorare il significato che la sessualità ha per noi. L’obiettivo della consulenza in sessuologia è proprio questo: aiutare l’individuo o la coppia a comprendere la natura dei propri problemi per riuscire a trovare la strada per “stare bene”. La nostra sessualità, infatti, è unica e non può essere giudicata o classificata.
A chi mi rivolgo?
Adolescenti
L’adolescenza è una fase di transizione in cui si verificano numerosi cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, emotivo e socio-relazionale. Talvolta in questa fase di crisi possono nascere delle difficoltà che richiedono il supporto di un professionista. L’adolescente deve costruirsi una propria identità, svincolandosi dai genitori e investendo di più nella costruzione dei legami sociali. Affrontare questo compito implica spesso l’insorgenza di conflitti all’interno della famiglia, che talvolta possono essere fonte di sofferenza e richiedere l’intervento di un professionista.
Giovane adulto
Il passaggio dall’adolescenza all’età adulta è caratterizzato da una fase i cui confini temporali non sono ben definiti e che si caratterizza per la presenza di specifici compiti evolutivi (ad es., inizio o conclusione del percorso universitario, inserimento nel mondo del lavoro, raggiungimento di un’autonomia e indipendenza abitativa e/o economica, ecc). Talvolta, un intervento di sostegno può essere utile per aiutare la persona a fare chiarezza rispetto ai propri desideri e alle proprie inclinazioni.
Adulti
Gli individui nel corso del loro ciclo di vita incontrano alcuni eventi critici che possono essere attesi (ad es., matrimonio, nascita di un figlio, ecc) e altri che non sono del tutto prevedibili (ad es., crisi economica e/o lavorativa, lutti, malattie, separazioni/divorzi, ecc). In entrambi i casi, la persona può avvertire un disagio e una difficoltà tali da motivare una richiesta di aiuto ad un professionista.
Domande Frequenti
Quanto dura un percorso di sostegno o supporto?
Non esiste una risposta a priori per questa domanda: dipende. La durata dell’intervento sarà valutata di caso in caso, in base alla richiesta, alle esigenze della persona e agli obiettivi.
La durata di un colloquio di consulenza sessuologica è pari a quella di un colloquio psicologico clinico?
Sì, in entrambi i casi un colloquio dura tra i 50 e i 60 minuti. Tuttavia, nel caso in cui la consulenza sia richiesta da una coppia è possibile che la seduta necessiti di più tempo (circa 90 minuti), affinché entrambi i partner abbiano la possibilità di esprimere il proprio punto di vista in un contesto accogliente e non giudicante.
Il disagio che percepisco è una “malattia”?
Non sempre la sofferenza è il frutto di una malattia, a volte può essere l’esito di una concomitanza di fattori interni ed esterni. Il fatto di non avere una malattia non implica che quel malessere non debba essere accolto: a volte può essere sufficiente un intervento mirato oppure ricevere una rassicurazione.
Quanto dura una consulenza sessuologica?
In generale, una consulenza è molto breve; nel caso di una coppia l’itervento può richiedere dalle 4 alle 6 sedute, mentre nel caso di un singolo anche 3 colloqui possono essere sufficienti. Queste informazioni vanno comunque considerate come indicazioni di massima e sono suscettibili di modifica in base alle esigenze di ciascun caso.
Come capisco se ho un disagio o una malattia?
Valutare se la persona stia vivendo un momento di disagio momentaneo, un problema evolutivo oppure un vero e proprio disturbo è un compito che il professionista svolge nella relazione con la persona.
Qual è l’iter previsto dopo una consulenza sessuologica?
Dipende. Non esiste un percorso predefinito che vada bene per chiunque. Il percorso più adatto verrà deciso in base alle esigenze e ai bisogni dell’individuo o della coppia. Tra gli esiti più frequenti vi sono un invio a una psicoterapia individuale, un invio a una psicoterapia di coppia, un intervento psicoeducativo oppure un invio per una terapia mansionale (cioè una terapia breve e strategica per le disfunzioni sessuali). In alcuni casi, la sola consulenza può essere sufficiente.
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